L’istituto Antonio Maria JACI ha dato oggi il suo affettuoso arrivederci alle delegazioni dei 5 Paesi europei che nell’ambito del progetto Erasmus K2 hanno trascorso a Messina una intensa settimana. Studenti e docenti provenienti da Portogallo, Norvegia, Romania, Bulgaria, Turchia e Italia hanno lavorato fianco a fianco svolgendo con gioia e partecipazione il programma di attività messo in cantiere dal team della scuola per la mobilità italiana di “Let’s embrace everybody” (Abbracciamoci tutti!). Il filo conduttore dell’intero progetto, quello dell’inclusione, questa volta ha dato spazio alla diffusione dello studio della lingua inglese come potente veicolo di scambio interculturale a favore di una più ampia integrazione anche attraverso le nuove tecnologie in ambito economico, commerciale e sociale. Gli studenti dei vari paesi membri del progetto hanno liberamente interpretato l’argomento della settimana italiana attraverso delle presentazioni di video, interviste, diapositive e giochi interattivi interamente autoprodotti e condivisi con gli altri gruppi di lavoro.
“Sapevamo che questa per noi sarebbe stata la settimana più coinvolgente dell’intero progetto che andrà a concludersi nella prossima primavera dopo due anni di impegno da parte di tutte le delegazioni”, afferma con soddisfazione la dirigente scolastica Maria Rosaria Sgrò, “ma l’emozione di ospitare tutto nella nostra città e nella nostra scuola è andata oltre le aspettative. Gli sforzi organizzativi e di contenuti fatti dal nostro gruppo di lavoro per la migliore riuscita della tappa messinese sono stati più che compensati dal ritorno di esperienze emozioni e arricchimenti culturali provenienti da tutti i gruppi europei. Devo pertanto ringraziare l’intero gruppo di lavoro del progetto Erasmus + K2, coordinato dal Prof. Giulio Chiofalo e composto dalle docenti Marzia Ricca, Marina La Rocca e Eva Catanese e inoltre la Prof. Paola Lucchesi che in qualità di docente esperto ha collaborato in maniera ineccepibile alla perfetta riuscita dell’iniziativa. Il mio ringraziamento va inoltre ai numerosi alunni della scuola che con slancio entusiasmo e passione hanno lavorato non trascurando alcun aspetto negli eventi che si sono succeduti di giorno in giorno e, in pieno spirito Erasmus, ospitando i loro coetanei stranieri nelle proprie famiglie. Un grazie sentito va pertanto anche ai genitori degli alunni coinvolti nell’esperienza”.
Occhi lucidi e lunghi abbracci alla partenza con la certezza che non si sia trattato di un addio né di una occasione da chiudere in un selfie, ma piuttosto di un arrivederci ad altri incontri con volti conosciuti o anche nuovi poco importa, dal momento che il valore dell’ abbraccio inclusivo sta operando per formare delle persone aperte e pronte ad accogliere.
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